Un viaggio nel Salento ci porta a scoprire il fascino e il calore di questa meravigliosa terra, una terra produttiva e feconda circondata dal mare, a tratti incontaminata e tanto affascinante nella sua semplicità.
Passeggiando per le campagne assolate, ci imbattiamo in un panorama emozionante, frutto dell’abbondanza della natura e del lavoro della gente che crede fortemente di poter trarre il meglio dalla terra rossa del Salento. Ampie distese di grano e orzo affiancano i vigneti, composti da lunghe file di piante d’uva dove il sole rimane intrappolato e si diverte a inventare vicoli.
I vigneti salentini
I vigneti sono molto diffusi in tutta la Puglia, ma è nel Salento che la viticoltura affonda le sue radici, qui dove in passato il vino ha rappresentato una delle più cospicue fonti di reddito.
Anticamente, infatti, si esportavano grandi quantità di vino attraverso i treni merci, ed era anche molto diffusa la vendita in casa di vino casereccio, il quale non poteva mai mancare sulle tavole della gente.
Il Salento è sempre stato rinomato per il buon vino, tanto che addirittura Plinio il Vecchio decantava le qualità dell’uva negroamaro di Lecce, esaltandola nei suoi versi.
Con il passare degli anni e con l’avvento delle politiche di espianto, i vigneti, purtroppo, sono andati via via diradandosi. Nonostante ciò, c’è chi, ancora e soprattutto oggi, della viticoltura ha fatto un punto di forza personale e territoriale; infatti, sono molte le aziende vitivinicole che sono state in grado di sfruttare al meglio i diversi tipi di uva, fino a rendere il loro pregiato vino quasi un distintivo per il Salento.
Il vino del Salento
Uno tra i tanti vini salentini più rinomati è il Negroamaro, un vino dal gusto pieno e dal colore intenso, con note decise e al contempo delicate, che richiamano il profumo del tabacco e il sapore delle more.
L’altrettanto rinomato Salice Salentino ha, invece, un colore rosso rubino brillante, con leggere sfumature che tendono al porpora. In bocca sprigiona note di ciliegia e prugna, il suo gusto è ricco e ben si affianca alle carni e ai formaggi.
Nella zona compresa tra Brindisi e Lecce, è prodotto il vino Susumaniello, che deve la sua curiosa denominazione all’ abbondante quantità di uva che riempie i grappoli in maniera esagerata, tanto da essere paragonata a un asinello, figura instancabile della realtà contadina. Questo vino particolare ha un colore rosso rubino acceso e dona al palato una sensazione di fresco e un sapore fruttato ed erbaceo.
Di notevole importanza è anche il Primitivo, dal colore rosso profondo che tende a divenire più scuro con l’invecchiamento. Al palato dona sensazioni calde e avvolgenti, con il suo profumo di frutti rossi e le note speciali di viola. Accompagna in maniera impeccabile le carni rosse.
Il Nero di Troia, invece, è un vino più fine, rosso e corposo, dalle sfumature violacee che tendono a sparire con l’invecchiamento. Il suo profumo è speziato, con note che richiamano la prugna matura.
Questi sono solo alcuni dei vini più famosi e pregiati, ma le varietà di vino salentino sono numerose e ognuna di esse ha spiccate qualità che la contraddistinguono e la denotano. I palati più raffinati e gli olfatti più attenti sapranno apprezzare i sapori e i profumi che ogni vino contiene, assaporando in silenzio i passaggi e la storia che ogni vite ha vissuto per arrivare ad essere la bevanda tanto amata.