Folklore e devozione, tradizione e convivialità: la Pasquetta come momento di svago anima da sempre le campagne salentine, in un nobile intreccio fra allegria e religione.
La festa di Pasquetta è celebrata a livello nazionale il lunedì dopo Pasqua, ma molti luoghi della penisola salentina hanno il privilegio di festeggiare una seconda volta nei giorni successivi, solitamente il martedì o il giovedì dopo Pasqua, secondo l’usanza locale.
La Pasquetta di Lecce
La tradizione si fa sentire non solo nei paesini, dove il folklore è maggiormente annidato, ma anche nella città di Lecce, dove il martedì che segue la Pasqua si festeggia “lu Riu”: una tradizione dalle origini bizantine a cui i leccesi sono particolarmente affezionati, tanto da averla tramandata fino ai giorni nostri come una delle festività più sentite e conosciute del territorio.
La Pasquetta, come l’usanza vuole, è una giornata da trascorrere in campagna all’aria aperta, dividendo un pasto con amici e parenti all’ombra degli alberi d’ulivo.
Lu Riu e la Madonna d’ Aurìo
“Lu Riu”, infatti, come da tradizione, nasce nei pressi di Surbo, in una zona di campagna dove sorge il Santuario della Madonna d’Aurìo, da cui deriva il nome della Pasquetta del capoluogo di provincia.
La chiesa è l’unica testimonianza di un antico casale medievale che Tancredi d’Altavilla aveva donato, nel 1180, al Monastero dei SS. Nicolò e Cataldo e ai monaci che all’epoca lo abitavano.
Per questo motivo, i leccesi di Lecce (come amano scherzosamente definirsi gli abitanti della città) sarebbero tanto affezionati a questo luogo e alla Pasquetta ad esso legata.
In passato, il martedì dopo Pasqua la gente percorreva 3 km a piedi da Lecce fino alla chiesa della Madonna d’Aurìo di Surbo, dove ancora oggi è conservata un’immagine bizantina della Madonna di Loreto (alla quale anche gli abitanti di Surbo sono molto devoti).

Alla fine del pellegrinaggio, dopo aver partecipato in silenzio alla celebrazione eucaristica, i leccesi si fermavano nei dintorni della chiesa per consumare un pasto veloce portato da casa e per scambiare due chiacchiere, prima di riprendere la via del ritorno.
A quei tempi però, nonostante la gente si fermasse dopo la messa, andava “allu Riu” non tanto per trascorrere qualche ora di svago, quanto piuttosto per la forte devozione che la legava alla Madonna.
Si festeggerebbe il martedì dopo Pasqua anche per un altro motivo, meno religioso ma più pratico: un tempo, il mercato più grande di Lecce si svolgeva il lunedì. Poiché in quella giornata arrivavano molti commercianti anche da posti lontani, si faceva “slittare” la Pasquetta al giorno seguente, per permettere ai venditori di non perdere gli introiti che avrebbero ricavato dalla vendita di beni allora preziosi, come la farina, il vino, l’olio e il grano.
Alcuni sostengono, invece, che il nome “Riu” starebbe a indicare un’altura, e in particolare la collina del Parco di Rauccio, poco fuori da Lecce.
Il parco di Rauccio

Il Parco di Rauccio è una riserva regionale dal grande fascino, una zona boschiva dove ci sono molte specie di piante rare e dove vivono tritoni, testuggini, cicogne, upupe e cuculi.
Data la sua particolare importanza a livello paesaggistico, in tempi piuttosto recenti è diventato la meta preferita dai leccesi per festeggiare lu Riu.
Distaccandosi dal territorio di Surbo e anche dal Parco di Rauccio ma rimanendo nel rispetto della tradizione locale, negli ultimi anni la Pasquetta leccese è anche organizzata dall’amministrazione comunale presso il Parco di Belloluogo.
In questo luogo storico, i leccesi ma non solo, possono divertirsi con l’animazione, gli artisti di strada, gli spettacoli circensi e i concerti, in una festa lunga ben dieci ore, dove annoiarsi è proibito.
Svago e relax per tutti
“Lu Riu” punta ad essere non solo una Pasquetta tipica per gli abitanti del posto, ma una giornata di svago per chi desidera sentirsi parte di quest’usanza e per i turisti che incontrano, un po’ per caso, la tradizione della città. Il Parco di Belloluogo, quindi, vista la sua ampiezza, offre lo spazio necessario ad ospitare diversi tipi di attività e moltissima gente.
La Pasquetta leccese si conferma una delle più belle giornate dell’anno, da passare in piacevole compagnia all’insegna del divertimento, cercando la spensieratezza e praticando l’allegra arte del disimpegno.
Foto principale : Parco di Belloluogo. Fonte: Wikipedia