La festa del vino a Carpignano Salentino
Carpignano Salentino è un piccolo comune della provincia di Lecce, distante circa 13 km dalla costa adriatica e con una popolazione che sfiora i 4000 abitanti. E’ uno dei Comuni della Grecìa Salentina, anche se i carpignanesi non fanno più uso della lingua grika da ormai due secoli. E se il griko è diventato un ricordo sbiadito e lontano, c’è un’altra tradizione che, seppur più recente, dona ogni anno un senso di continuità alla storia del paese. E’ la “Festa de lu Mieru”, cioè la festa del vino: l’appuntamento che salentini e turisti attendono con fervore, per brindare simbolicamente alla buona riuscita della vendemmia e per festeggiare l’uscita di scena della stagione estiva.
La prima Festa de lu Mieru fu organizzata nel 1974 e divenne famosa nell’ immediato perché, oltre a rappresentare per i contadini un’occasione di svago e divertimento, fu anche la prima festa, in tutto il territorio salentino, non finalizzata alla venerazione di un santo. Il primo fine settimana di settembre, le due piazze principali del paese brulicano di vita, grazie alle ronde di tamburelli, alle sceneggiature teatrali e ai numerosi stand gastronomici: questa festa contadina è considerata la genitrice di tutte le sagre, e si conferma di volta in volta lo scenario perfetto per far incontrare cultura e tradizione.
Difficilmente si potrebbe arrivare a immaginare la vera origine di questo appuntamento storico.
Le origine della Festa de lu Mieru
Tutto iniziò nella lontana primavera di più di quarant’anni fa, quando giunse a Carpignano Salentino, partendo dalla fredda Norvegia, la compagnia teatrale ODIN TEATRET, dopo aver cercato in lungo e in largo un posto quasi fuori dal mondo, sperduto e incontaminato, dove poter lavorare per un nuovo spettacolo. Il paese salentino offrì ai componenti della compagnia teatrale ciò che mai si sarebbero aspettati di trovare: le vigne ricche di frutti succulenti, le distese di tabacco e gli ulivi secolari aprirono dinanzi ai loro occhi scenari celestiali. La compagnia notò, inoltre, che i carpignanesi presentavano innate potenzialità teatrali che emersero dalla loro quotidiana gestualità, dalla rievocazione del ballo delle tarantate e dal rito dei lutti, nonostante il teatro nella sua forma canonica e ufficiale, non fosse conosciuto nel posto.
Incontro di tradizioni
Presto, i teatranti coinvolsero gli abitanti di Carpignano Salentino, dando vita , in questo modo, ad uno scambio di lezioni spontanee di gestualità contadina e di quella norvegese. Questo scambio divenne una ricchezza per le tradizioni. La compagnia teatrale si fermò nel Salento per ben cinque mesi; poi, un giorno, forse in un impeto di giovialità, un uomo del luogo pensò di organizzare una grande festa per dare il giusto saluto agli amati ospiti norvegesi e, allo stesso tempo, per assaggiare il vino nuovo. Tra balli sfrenati, culture differenti e tanto buon vino, nacque la rinomata Festa de lu Mieru, quella che, negli anni, sarebbe diventata la sagra più longeva del Salento.
Perché il vino non è solo il frutto di un lavoro faticoso, è convivialità, è tradizione, musica e cultura. Il vino salentino è l’allegria che frena tutti i pensieri per rimandarli a domani, brindando oggi alla salute!