La Chiesa dell’Annunziata di Galugnano

Nella parte centrale del Salento, in piena Valle della Cupa, sorge Galugnano, l’unica frazione di San Donato di Lecce, ai piedi delle serre salentine.
Pur essendo un paese molto piccolo, Galugnano è pieno di monumenti storici che testimoniano la presenza dell’uomo in loco già in epoche lontane.
Queste testimonianze sono visibili attraverso i menhir e le specchie ancora presenti nelle campagne, come il menhir Curtivecchi e quello che si erge nei pressi del vecchio casale di Ussano.

 

La preziosissima Chiesa dell’Annunziata a Galugnano

Nel centro storico del paese, invece, un po’ nascosto tra le stradine cieche che sembra facciano da scudo, c’è un altro monumento di grande importanza, non solo per l’architettura quanto piuttosto per gli ex – voto in esso contenuti: stiamo parlando della Chiesa Maria Santissima Annunziata.
Questo edificio sacro, splendido esemplare del barocco, risale alla seconda metà del ‘600 e fu costruito sui ruderi di una vecchia chiesa. Nonostante si tratti di una costruzione dalle modeste dimensioni, la sua facciata è riccamente decorata e incarna bene lo stile tipico del barocco leccese.

La Chiesa dell'Annunziata di Galugnano

L’interno presenta una sola navata e si possono ammirare tre altari: quello posto al centro, dedicato alla Madonna Annunziata, affiancato dai due laterali. L’altare di sinistra, in particolare, custodisce una tela dal profondo significato che richiede un’accurata interpretazione.

 

La tela che racconta gli esorcismi

Il centro del dipinto è occupato dal ritratto di San Domenico di Guzman, il santo che aveva il dono di poter liberare gli uomini dal demonio, poiché profondamente legato alla più potente preghiera: il rosario. Come a far da cornice alla figura del santo, quattordici piccole illustrazioni si susseguono sul bordo della tela, lasciando libero soltanto il lato superiore dove è raffigurata la Madonna e l’Arcangelo Gabriele.
In questi piccoli dipinti, sono illustrate scene di esorcismi, dove le persone disperate, perlopiù donne, vengono liberate dalla presenza del maligno. Le ragazze possedute sono ritratte all’interno di edifici sacri, ai piedi di un altare dedicato alla Madonna Annunziata, nel letto o tra gli alberi.
I demoni, invece, sono macabramente raffigurati come stormi di pipistrelli che, grazie al parroco, fuoriescono dalla bocca delle ragazze disperate e volano fuori dalla finestra, ponendo per sempre fine ai tormenti delle malcapitate.
Guardando la figura dei pipistrelli volare via, si percepisce quasi un senso di liberazione, nonostante i volti delle giovani donne siano pallidi e angustiati. Ai piedi di ognuna delle quattordici piccole illustrazioni, una didascalia descrittiva dona un’identità alle persone ritratte, come a voler sugellare la loro liberazione.
Tra queste, in particolare, è menzionata una ventottenne di Sternatia, Angela Theriu, ma anche una donna di Lequile, definita “spiritata” e abitata da una “compagnia di demoni”.

 

Il bene e il male incontrati e scontrati nel Salento

Le scene che si susseguono intorno alla figura di San Domenico rappresentano degli ex-voto, in eterno segno di riconoscenza al santo e alla Madonna da parte delle persone guarite. Molti ex-voto di questo genere si possono trovare sparsi nelle chiese di tutta Italia, ma la Chiesa della Madonna Annunziata di Galugnano è un esempio forte di religiosità e devozione del Salento.
Fino al 1950 circa, infatti, era quasi un’usanza dichiarare indemoniate le persone affette da malattie che provocavano convulsioni e che erano ancora poco note alla scienza.
Perciò, gli ammalati o i loro familiari, si rivolgevano con disperazione ai sacerdoti per chiedere la liberazione dal male tramite gli esorcismi.
Si pensi anche al tarantismo, il fenomeno storico-religioso divenuto emblema di questa parte della Puglia, dove il ritmo del tamburello e l’invocazione di San Paolo riuscivano a liberare le donne dal morso della taranta, ma soprattutto dai disagi interiori che esse avevano paura a tirar fuori.

 

Paure ancestrali che per secoli hanno tormentato gli animi

Gli esorcismi andarono via via diradandosi con la fine della società contadina, quando una più diffusa cultura prese possesso tra le genti e con essa una conseguente razionalità.
Così la popolazione salentina iniziò a far decadere molte delle paure ancestrali e ingigantite che per secoli avevano tormentato i popoli del meridione, lasciandoci in eredità soltanto tradizione e devozione.

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